mercoledì 30 dicembre 2009

XXVII - Con le ciastre al colletto di Cagera




Martedì 29 Dicembre 2009

Partiamo ancora una volta dai Mian, dal Condominio La Soldanella (1.060 m.) e le ciastre le indossiamo un centinaio di metri dopo. Percorriamo la strada che porta alla ex cava di silice fino ad incontrare, sulla destra, una stradina con indicazione "Lu Viasol" in direzione San Maurizio. Attraversiamo un primo tratto di bosco di larici sopra al Taz di Viet, da dove i cani di Luciano ci salutano abbaiando non si sa quanto gioiosamente e dopo aver attraversato il costone assolato che in estate inebria con i suoi profumi di lavanda e origano, ci inoltriamo nel bosco. Il primo tratto di sentiero ci appare subito piuttosto ostico perdendosi tra i faggi e trascinando le nostre ciastre in tragicomiche derapate. Magari è solo che siamo un poco imbranati? Riusciamo a discendere comunque fino al bivio dove troviamo le indicazioni per il Montevecchio e affrontiamo così il sentiero in salita tra i faggi che dopo poco sbuca sulla strada che serpeggiando in lunghi e assolatissimi tornanti, porta al Passo Colette, Monte Malaterra e Colletto di Cagera. Lasciati alle spalle i Tetti Falabrìn e appena sopra ai Tetti Purìn (1340 m.) individuiamo il sentiero (segnavia a tacche rosse e gialle) che taglia nel bosco accorciando un bel po' il nostro cammino. Sbuchiamo così nei pressi della croce del passo Colette (1.400 m) e riprendiamo fiato godendo dello spettacolo della Colla Piana innevata che si staglia nel blu di una giornata magnifica... e le betulle solitarie non sono da meno. Tralasciando sulla destra il sentiero che sale al Monte Malaterra (1.426 m.) ritroviamo la strada precedentemente abbandonata che con due lunghi (eterni) tornanti, porta infine ai 1.577 m. del Colletto di Cagera, dove lo sguardo si apre su una mirabile corona di monti tra cui spicca, magico, il Monviso. A sud, il sentiero prosegue in cresta fino alla cima del Monte Vecchio, ma quelle son cose da riservarsi per l'estate.  A fare tutto ciò, noi ci abbiamo messo tre ore, ma si può fare sicuramente di meglio. Al ritorno, seguendo le tacche rosse e gialle sugli alberi (che in salita non avevamo notato) riusciamo, tagliando nel bosco, a risparmiare un po' di strada, ma alla fine avremo comunque ciaspolato per cinque ore e mezza, perdendoci a ravanare tra le pietre di antichi tetti diroccati, alla ricerca delle ultime tracce di una civiltà contadina ormai perduta.

Nota: La stessa escursione si può fare partendo da Limone - Piazzale Nord, raggiungendo a piedi o in auto la frazione San Maurizio (Ristorante "Lu Taz") e da lì seguire le indicazione per il Monte Vecchio.


 Viasòl dai Mian a San Maurizio


 Passo Colette 1.400 m.


Colletto di Cagera 1577 m.

lunedì 21 dicembre 2009

XXVI - Con le ciastre alle Maire del Monte Vecchio


 Garp dei Camilla 1.250 m.

Domenica 20 Dicembre 2009

Da regione Meani (i Mian), superando il Condominio La Soldanella (1.060 m.)  e percorrendo la strada che porta alla ex cava di silice, abbiamo raggiunto la palina che indica, sulla sinistra subito dopo la fontanella, "Lu Viasol". Qui abbiamo indossato le ciastre (in caso di maggior  innevamento  le si indossa un centinaio di metri prima) e abbiamo  cominciato la salita lungo il sentiero che, serpeggiando ai margini del bosco, arriva al "Garp dei Camilla" (1.250 m. - 45 min). Meraviglioso il panorama su Limone e sulle montagne innevate di fresco. Dopo una piccola pausa per fare colazione e scattare qualche fotografia, abbiamo ripreso il cammino, seguendo l'indicazione "Colle Arpiola - Monte Vecchio" che ci ha condotti dopo pochi minuti ad un nuovo bivio. Tralasciate le indicazioni per San Maurizio e per il Colle Arpiola, abbiamo tirato dritto inoltrandoci nel bosco attraverso la vecchia strada tracciata negli anni '70 per permettere la costruzione dei paravalanghe. Dopo una  prima ripida salita tra i faggi, la strada piega a sinistra con un lungo traversone in falso piano e infine, con un ultimo tornante e un ulteriore tratto di salita il bosco si apre sui ruderi delle Maire del Monte Vecchio (1.600 m - 1 ora ) e sui costoni assolati dell'omonima montagna. Qui ci siamo fermati a consumare il pranzo, reso frugale dalla temperatura assai rigida. Un ultimo sguardo all'incantevole panorama, poi la discesa che in 50 minuti ci ha riportati a casa.



Maire del Monte Vecchio 1.600 m.




Il Cros dalle Maire del Monte Vecchio

venerdì 4 dicembre 2009

XXIV - La Budatta

Roma, 3 dic. - (Adnkronos) - Il Consiglio dei ministri ha deciso che inviera' mille nostri soldati in Afghanistan nell'arco temporale di 14 mesi a partire dal prossimo gennaio. Ad annunciarlo e' il ministro della Difesa Ignazio La Russa in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.



LA BUDATTA

I m’an cüntâ ina storia da pè al feuch,
i cünta che la vita l'è in bel dzeuch,
i cünta che la gara i g’è finiija:
gargè tuta la dzant ch’i piura e i cryia.

Ij s’è vistija la storia d'la lüvrayia,
pour dir che l’ommi al viu pr'ina sua idayia.
Teu ausi g’euĉ e vayiu scu in-a-speĉ,
le idaije i sarvu, gi sau sun tantu meĉ.

La g’é calâ ina bumba sal ciuchèr!
L’è nint lu nostri, gargianse nint a-rèr.
Lu nostri al sona ancâra la budatta
la yè tut tranquil, da le Bâlme è la Valatta.

E üra che la storia i g’é finiya,
campanse tüts ansem ant' la lisciya,
pol dunârse che gi usell chi volu ant l’âria,
i santu nint lu mund cun la sua fiâira

A. Bottero - 17 gennaio 1991

Prima guerra del Golfo





Mi hanno raccontato una storia accanto al fuoco, racconta che la vita è un gran bel gioco, racconta che la guerra è finita: guardate la tutta la gente che piange e grida. La storia ha indossato la livrea, per dire che l'uomo vive per la propria idea. Tu sollevi gli occhi e vedo come in uno specchio: le idee sono utili, ma i soldi molto meglio. È caduta una bomba sul campanile! Non è il nostro, non voltiamoci a guardare. Il nostro suona ancora la budatta¹, è tutto tranquillo, dalle Balme alla Valletta. E adesso che la storia è finita, buttiamoci tutti nella lisciva, può darsi che gli uccelli nell'aria, non sentano il fetore del mondo.

¹ Campane a festa

XXIII - Lost in the mists



 Immagine: LIFT - Webcam Pancani - 04 dicembre 2009

domenica 15 novembre 2009

XXII - Con le ciastre a Capanna Chiara


Giovedì 12 novembre 2009

Indossate le ciastre, dai Casali Barat (1080 m.) si risale lungo la carrareccia che si inoltra nel Vallone dell'Almellina fino a raggiungere i Casali Braia, qui si svolta a destra e dopo alcuni tornanti a molti tuffi al cuore panoramici, ci si trova davanti al presepe di Maire Gavel dove la strada si fa dolce e pianeggiante mentre ci si avvicina alla conca del Cros. Qui giunti si svolta ancora a destra e si risale le breve stradina che porta al piazzale della vecchia seggiovia e all'ex rifugio Capanna Chiara (1450 m.), dove lo sguardo, i pensieri, le emozioni possono perdersi senza preoccuparsi di dover ritornare. Noi ci abbiamo messo due ore trovandoci a dover tracciare nella neve intonsa e volendo godere con gli occhi con le macchine fotografiche di ogni attimo di questa gita, ma si può fare in poco più di un'ora.









Immagini @cielomiomarito

domenica 8 novembre 2009

XXI - Vallefreggia 7 Novembre



"Ah quanto a dir qual era è cosa dura,
esta selva selvaggia e aspra e forte..."

(Divina Commedia - Inferno - Canto I)

lunedì 13 luglio 2009

XX - L'ase d'Alegre



Click!



L'ase d'Alegre fai testament
Laissa la vida per lo convent

E levrin e levron ton-ton
E levran dalión e levrin e levron


Laissa ‘s'aurelhas ai pauri chòrnhs
Quora auvián, auvián da luenh

Laissa l'uelhes ai pauri bòrnhs
Quora veián, veián da da luenh

Laissa las chambas ai pauri sòps
Quora corrián, corrián au galòp

Laissa l'òsses ai pauri chans
Quora mordián fasián an! an!

Laissa la coa ai cusiniers
Parar las moishas dai potagiers



L'asino di Alegre fa testamento / Lascia la vita per il convento /Lascia le orecchie ai poveri sordi / Quando udivano, udivano da lontano / Lascia gli occhi ai poveri ciechi / Quando vedevano, vedevano da lontano / Lascia le gambe ai poveri zoppi / Quando correvano, correvano al galoppo / Lascia le ossa ai poveri cani / Quando mordevano facevano: ahm! ahm! / Lascia la coda ai cuochi / (per) allontanare le mosche dai fornelli

(Testo e traduzione da "L'Escabot")

domenica 12 luglio 2009

XIX - Vocabolario

  Tutün...

... può significare "comunque"? 

 Tutün 

Comunque, Tutto sommato, Tuttavia


mercoledì 29 aprile 2009

XVIII - Vocabolario

... non lo sentivo pronunciare da lustri.

"maramàn"...

Termine tanto desueto quanto musicale, di cui fatico a trovare una traduzione chiara in italiano.


"Maramàn"...

A momenti




mercoledì 21 gennaio 2009

XVI - Sol levante d'oc


Strabiliante creatura!!!




Da: Chambradoc
"Una lenga en chamin"
Viatge d'una Japonesa dins las Valadas occitanas en Itàlia




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