martedì 28 dicembre 2010

Cibòt 'd Pritùn


Appena sopra ai Mian e poco distante dal ciabòt d'i Flicce, raggiungibile solo attraverso un sentiero in estate o tracciando in neve intera d'inverno eccolo il ciabòt 'd Pritùn. Ristrutturato con cura, è bello la sera intravederne le luci tra gli abeti o durante il giorno scorgere il fumo che esce dal camino. Mi piace questa montagna ancora abitata e mi piace che ci sia qualcuno così testardamente innamorato della dimora dei vecchi, da sopportare tutto il disagio che comporta non avere una strada che ti porta a casa. Che poi, dimora si fa per dire, ché i ciabòt non erano abitazioni vere e proprie. Ci si stava in estate magari, o si usavano per tenere gli attrezzi della campagna. Già quando ero piccola io, nei ciabòt attorno ai Mian in inverno non abitava nessuno, tutti scendevano a la Villa e quassù  restavamo solo noi.
Piccola notazione linguistica: Pritùn deriva da Spirito che in francese è Esprit e in limonese diventa Prit. Il proprietario originario del ciabòt doveva essere uomo non troppo minuto per meritarsi di diventare Pritùn. 

Un applauso agli attuali proprietari per  la costanza e la passione.


Immagine @cielomiomarito

domenica 26 dicembre 2010

Modi di dire


La tira vant e sayia


Tira vento e seta


(nevicata ventata, con fiocchi leggeri e impalpabili)

giovedì 23 dicembre 2010

mercoledì 22 dicembre 2010

martedì 21 dicembre 2010

Proverbi

Nuvoloni al Colle della Boaria


Se la van da la Buâria, lu tamp s' sgâira
se la van da l'Abisc, la s' arsanisc



Se viene dalla Boaria, il tempo si guasta
se arriva dall'Abisso, rasserena
Immagine @cielomiomarito

venerdì 17 dicembre 2010

Piazza Florence Nightingale - Henry Dunant

Where_all_began


Qualcuno lo sapeva che la piazzetta davanti alla Croce Rossa fosse stata intitolata ad Henry Dunant? (deliberazione n. 78 del 18-05-2010). Io no, ma l'ho scoperto leggendo oggi della delibera della Giunta Comunale che ha deciso di aggiungere al nome dell'esimio Premio Nobel (lodata sempre sia santa wikipedia) quello di certa "Florence Nightingale" (cito da delibera) "nata a Firenze il 12 maggio 1820 in una famiglia molto benestante e parte dell’elite borghese britannica. E’ stata un’infermiera britannica nota come la Signora con la Lanterna ed è considerata la fondatrice del “nursing moderno” in quanto è stata la prima ad applicare il metodo scientifico all’assistenza infermieristica attraverso l’utilizzo della statistica. Inoltre è una figura di rilievo perché ha proposto un’organizzazione degli ospedali da campo".
Sto già pensando con preoccupazione a quando qualche turista domanderà indicazioni per raggiungere la via Romana e toccherà indicare che la medesima si imbocca dalla Piazzetta Nightingale-Dunand.  Con il francofono Dunand ci siamo, ma l'anglosassone Nightingale temo proprio mi risulti impronunciabile. Pensierino finale senza alcun intento polemico: intitolare la Piazzetta al Dottor Navone, che regalò al paese un pacco di soldi sperando di poterlo dotare di un bel centro traumatologico proprio su quella piazza, e che se vide la luce gliela spensero subito? No? Pazienza... dal punto di vista linguistico mi avrebbe creato molti meno imbarazzi.

Immagine: Piazzetta Dunand-Noghtingale
per gentile concessione del Prof. Valter Manetta

Prova d'android...

San Secondo al crepuscolo

mercoledì 8 dicembre 2010

... figlia del tuo figlio


Antonello da Messina - Immacolata concezione

È "speciale" don Romano nel suo fare gli auguri al gregge radunato al Convento per la Messa dell'Immacolata...


Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
Umile e alta più che creatura,
Termine fisso d'eterno consiglio,
Tu sei colei che l'umana natura
Nobilitasti sì che il suo Fattore
Non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l'amore
Per lo cui caldo nell'eterna pace
Così è germinato questo fiore.
Qui sei a noi meridiana face
Di caritade, e giuso in fra i mortali,
Sei di speranza fontana vivace.
Donna, sei tanto grande e tanto vali,
Che qual vuol grazia ed a te non ricorre,
Sua disianza vuol volar senz'ali.


Dante Alighieri - XXIII Cantica del Paradiso

martedì 7 dicembre 2010

Souvenirs


Dal libro: "Sci e turismo a Limone Piemonte" di Mauro Tosello

Nel 1947, la S.A.C.I.T. (Società Anonima Cuneese Industrie Turistiche) inizia i lavori di una moderna seggiovia, terminandoli nel 1948 e ponendo così in esercizio il primo impianto a fune aerea limonese. La zona scelta dalla società per le sue attività è quella del Cros. Ecco come il settimanale cuneese La Guida descrive l'avvenimento:
"Anche Limone ha ormai la sua seggiovia, moderno e comodo mezzo di trasporto per chi desidera salire in montagna senza fatica; è stata benedetta ed ha cominciato a funzionare il giorno di Santo  Stefano. Parte dal Ponte di Nana e raggiunge le Maire del Cros a quota 1493, pittoresca località già frequentata da sciatori e turisti. In quattordici minuti copre un percorso di circa 1600 metri misurando un dislivello di 450; la fune d'acciaio che gira attorno ai due grandi volani posti nelle rispettive stazioni (motrice quella di valle), è di circa 3400 metri di lunghezza, dotata di 110 seggiolini monoposto situati a trenta metri l'uno dall'altro."
All'arrivo dell'impianto vi è solamente una baracca di servizio. Nel 1952 viene costruito un secondo tronco che conduce nell'alto vallone del Cros, a quota 2060, leggermente più lungo del precedente e che permise di ampliare le piste di discesa in modo da consentirne l'omologazione della FISI. Nella sua interezza di tracciato si trattava, benché in due pezzi, di una delle seggiovie più lunghe in esercizio in Italia.


Fonte:  Mauro Tosello -  Sci e turismo a Limone Piemonte - Ed. Martini

giovedì 2 dicembre 2010

Vocabolario

surìu stâ 76...
  
Calandri 

Equilibrio




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