domenica 10 aprile 2011

Proverbi

Vögia o nint vögia
Abril vol fögia.

Voglia o non voglia
Aprile vuole foglia 


sabato 9 aprile 2011

Gi primér piantìn

9 Aprile 2011
da giorni il clima è sorprendentemente estivo
piantate le prime insalatine

giovedì 7 aprile 2011

7 cose su cielo


 
Ebbene sì! Questo blogghino semideserto è stato premiato! Io non sono molto il tipo da memi (lo so, qualcuno riderà adesso) e catene, però Rox è stata così graziosa che davvero non posso esimermi e quindi, nel ritirare il premio, mi appresto a raccontare 7 cose di me:

1. Sono tendenzialmente scorbutica e asociale.
2. Se mi si prende di luna buona, dimentico di essere scorbutica e asociale :)
3. Regola di vita: ogni cibo il suo coltello e se mi tagliate il pane con la stessa posata usata per il formaggio, divento una iena.
4. Sono molto orgogliosa di aver smesso di fumare sei anni fa.
5. In fondo in fondo sono terribilmente romantica.
6. In fondo in fondo sono incredibilmente erotica (oh già!).
7. Ho una pazienza con un limite, ma devo ancora capire se sia pericolosamente basso o sorprendentemente alto.

Ancora grazie a Rox per l'affettuoso omaggio :)

mercoledì 6 aprile 2011

Vocabolario


- Arlitza -

Taràssaco [lat. scient. Taraxacum, dall’arabo  ṭarahšaqūn «cicoria»]
 
Dente di leone - Girasole







L'arlitza è una pianta spontanea molto comune,  che spunta a primavera subito dopo lo scioglimento della neve e in estate accende i prati con il giallo intenso dei suoi fiori. Pianta officinale dalle [da me] sperimentatissime proprietà depurative e diuretiche, è un toccasana per il fegato. Quando la piantina è piccola si mangia in insalata, magari accompagnata uova sode, mentre quando crescendo diventa più amara e coriacea, si può aggiungere nelle minestre, farne frittate, o semplicemente lessarla  e ripassarla in padella con olio, aglio e peperoncino. Per chi non teme l'amaro, molto salutare l'acqua di bollitura preferibilmente non salata. I boccioli si possono trattare come i capperi, mentre con le radici si posono fare tisane e decotti.

lunedì 4 aprile 2011

Le antiche Porte


L'antico abitato di Limone era cinto da mura tuttora visibili in alcuni tratti. Tre porte regolavano gli accessi: Porta Torino, Porta Nizza e Porta Genova. Solitaria, quest'ultima ancora resiste al tempo e ai capricci urbanistici dei limonesi.

Nota
Negli Statuti limonesi del 1550 si ordina che:
"nel muro di Limone non debba esserci alcuna porticina posteriore o finestra o passaggio, e chi avesse cosa predetta in detto muro sia tenuto a chiuderlo sotto pena di soldi 10 per ogni persona contraffaciente e disobbediente."
Per entrare e uscire dal paese quindi, si doveva per forza passare da una delle suddette porte.
Immagine @cielomiomarito
 

venerdì 1 aprile 2011

Limun

Questa poesia di Dzaculin Burtela (Giacomo Bellone), la prima volta che la lessi mi entrò nel cuore e lì rimase. Il blog sopravvive alla mia incostanza anche grazie a versi come questi ed è perciò che sono grata a Donatella che questa sera su facebook ha riportato alla mente quel gocciolìo,  quel "astisciar" che mi riempie lo sguardo la mattina, quando uscendo sul balcone  abbraccio Limone.

Dietro la porta....



La gi pâsa 'd massi
che manch 'd n'arcòrzi
pâsi 'n presa pur le carere
santi le ciocche sunâr
vayi le fryie dal Munt Veĉ
e vâs anans scu la fusa
sampri stâ paraĉ;

...in dzurn sâs nint purché
forse pr'in tsamp lurâ
ünna capâla garsa
o Dzumariot stâ s'la paira
'd nans a la Madona,
Limun
al t'astisciaya 'dins
e vuryi es in sidzilìn
pur cügiürlu tut.

(Dzaculin Burtela)

Immagine @cielomiomarito
 
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