domenica 31 ottobre 2010

Proverbi


rus da matin
'l bel temp l'è a la fin

(rosso al mattino, il bel tempo è alla fine)

Immagine @cielomiomarito

martedì 26 ottobre 2010

Trubanse 'ntra nuzautri

Toponimi

La grande croce che si forma nel vallone del Cros



 In alta Val Vermenagna sorge un piccolo comune, Limone Piemonte, l 'origine del nome è incerta; probabilmente non ha alcun legame con il frutto di limone, che pure da tre secoli compare nello stemma comunale. Forse deriva dal greco "Leimon", che significa "luogo erboso; pascolo"; oppure dall'occitano li monts, ossia "i monti".
Limone è un borgo ricco di storie e curiosi toponimi. Dal nome di una montagna, di un rio, di una pietra, è facile ricostruire un pezzo di vita vissuta. Ogni nome sembra custodire un piccolo segreto, un antico ricordo locale.
Dzac Bortèla (Giacomo Bellone), poeta del luogo, è studioso della variante locale dell'occitano dell' alta Val Vermenagna ci racconta la storia di Limone attraverso tre toponimi, tre luoghi, tre spaccati di vita.
La croce del "Cròs"
In primavera il Monte Cross è soggetto a grandi valanghe, tutta la neve portata a valle finisce nei canali e dall'intersezione di questi si formano delle croci. Se ne contano almeno tre, ma l'ultima, la più centrale è maggiormente visibile dall'abitato di Limone. Per gli anziani del paese è un chiaro segnale dettato dalla montagna che scandisce la vita agraria dei contadini, rivela ogni anno il periodo ideale per la semina dei fagioli.
La Mòrta
In un freddo inverno di fine dell'Ottocento era deceduta un'anziana signora; la troppa neve caduta durante la notte non permetteva la sepoltura, cosí per ovviare al problema, gli abitanti di Limone avevano sistemato il feretro in un angolo, aspettando la bella stagione. Soltanto che una grande valanga scese giù dal vallone e con sè trascinò il corpo a valle. Da quel giorno, il luogo dove venne ritrovata è detto "La mòrta" 
La "Pietra Servana"
Un grande masso appoggiato sulla riva del torrente Vermenagna, viene chiamato Peira Sarvana, si narra che di notte i Sarvans frequentino l'enorme masso e con balli e urla spaventino gli abitanti. La Peira Sarvana è sicuramente un masso erratico sceso giù nel Pleistocene dal ghiacciaio dalla Rocca dell'Abisso, la montagna simbolo di Limone sul confine con la Francia.

lunedì 25 ottobre 2010

La paira dal sarvan


La paira dal Sarvan* si trova sulla riva del torrente Vermenagna,
poco distante dal vecchio mulino della canapa


Tuz nous aoutri a Limoun sabàn
cosa la g'è scriz sla paira 'dl Sarvàn:
storie d' gare, d' lavanze, d' fatigghe a Ciutra.
N'avan coegiuja la fiôr,
la zota fiôr chi nosc sle crappe di ciapér,
s'oj zalairi dla Zamussera,
e l'avan sarò, tra sti feucc  d' paper.
Ma la storia l'é ina paira color dla nivera;
gi nostri feucc al côntrori ij son trop lindzér,
e lo vant c'al subbia n' tla carera
gi dreubb anfrandiò,
gi sara: l'è scou zuior d' neuz a bré-da-bara.
(anonimo)


Ognuno di noi sa ciò che è scritto sulla pietra del Sarvan: storie di guerre, di valanghe e di fatiche consumate in Francia. Ne abbiamo raccolto il fiore, il piccolo fiore che nasce tra le crepe dei muretti, sui ghiacciai della Ciamossera, e l'abbiamo chiuso tra questi fogli di carta. Ma la storia è una pietra color della neve, i nostri fogli invece sono troppo leggeri, e il vento che fischia nella contrada, li apre all'improvviso, li chiude. È come giocare di notte a nascondersi.


* Il termine sarvan o sarvanòt, deriva dal latino silvanus, abitante delle selve e dei boschi. Si tratta di folletti piccolissimi e molto dispettosi, che non amano farsi vedere ma che amano fare dispetti agli uomini e spesso rapiscono le donne non ancora purificate dopo il parto (un tempo occorrevano 40 giorni di purificazione prima di potersi ripresentare in chiesa)

Fonte: Dizionario Italiano-Occitano - Edizione Eventi




CV - La neva...

lunedì 18 ottobre 2010

martedì 12 ottobre 2010

CI - Vocabolario


Liatta

Slitta







Immagine @cielomiomarito

lunedì 11 ottobre 2010

C - Prima neve


11 Ottobre 2010 -  Quota (prima) neve 1490 m.


Immagine: Lift

domenica 10 ottobre 2010

XCIX - Indovinello


San tanti frâiri
tütz an filla setâ s'la banca
vistì 'd vart cun la bârba bianca....

[ıɹod ıƃ]


Siamo tanti fratelli
tutti in fila seduti sulla panca
vestiti di verde con la barba bianca...

[ıɹɹod ı]


Immagine @cielomiomarito
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