giovedì 14 gennaio 2010

XXXV - Il Coro 'L Taz di Limone



Sono cresciuta ascoltando il racconto della notte della mia nascita, quando per la festa 'd la Madona a mia mamma vennero le doglie e il mio papà se ne stava in curt riyunda a cantare con il Coro 'L Taz. In tempi in cui le automobili non erano diffuse come ora, ci fu un bel po' di agitazione prima che si riuscisse ad avvisare il futuro padre e partire armi e bagagli alla volta di Cuneo. Alle tre di notte del 9 settembre nascevo io e mi piace pensare di essere entrata nei suoi pensieri facendomi largo tra le note della musica che tanto amava.

Il Coro 'L taz, composto da una ventina di elementi e diretto dal Maestro Renato Gardinali, non ebbe una lunga vita, ma riuscì ad incidere un disco con 15 pezzi che spaziano dal repertorio classico dei canti alpini a pezzi più scherzosi dove sovente c'è una bella che la dà troppo in fretta e un bello che prima la prende e poi si scandalizza di averla ricevuta (a pensarci bene non è che sia cambiato molto in 40 anni)
Ricordo che da bambina, sapere che papà aveva inciso un disco era per me fonte di grandissimo orgoglio e anche dopo, benché i miei gusti musicali si discostino alquanto da questo genere, ho sempre guardato a quell'LP come a qualcosa di estremamente prezioso. Purtroppo il tempo, i traslochi e i relativi traumi hanno rovinato molto il vinile e benché una cara persona sia riuscito ad estrarne le tracce e a tentare anche un qualche restauro, la qualità è quella che è e alcuni brani sono praticamente inascoltabili. Sono però certa che papà, così curioso verso tutto quello che rappresenta progresso e tecnologia, avrebbe gradito la riesumazione, quindi un po' alla volta, con buona pace della SIAE,  pubblicherò tutto il disco.

Così recita il retro di copertina del disco:
Il coro 'L Taz è nato a Limone Piemonte nel maggio 1964; attualmente ha in organico 24 elementi, essenzialmente montanari, con quell'istinto musicale che nasce dalla dimestichezza con il canto popolare con i valori autentici della tradizione locale. Essi cantano come i loro padri, con pieno rispetto di quel patrimonio di cultura e di civiltà di cui si sentono continuatori e interpreti. Il carattere delle elaborazioni corali risponde a fini precipui di semplicità, schiettezza e linearità, evitando per quanto è possibile ogni forma ricercata di modulazione e di effetto stilisticamente improprio.
Dr. Prof. GARDINALI RENATO

Dischi ECO - MILANO - Luglio 1966




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